Da Palermo ad Agrigento, percorrendo una parte di quella che fu la via dello zolfo.
La scelta però è stata quella di non fotografare ne l'una ne l'altra città, bensì lo spazio che le separava: un po' come fotografare lo spazio fra due palazzi d'epoca, ma non i palazzi.
Siamo abituati a gettare uno sguardo rapido su quello che sta nel mezzo, come se fosse niente, come fosse privo di valore, viaggiando rivolti solo alla metà finale; in realtà quello che perdiamo è un altro mondo.
Un mondo, nel caso della Sicilia, invaso dal silenzio, dove gli spazi si aprono allo sguardo avvolgendo i pensieri: piccole stazioni nel nulla, i segni lasciati da un passato remoto e dimenticato, colline e distese di campi coltivati o bruciati; ma anche spiagge di sassi deserte e quell'immensa distesa blu davanti agli occhi; tutto a rimandare il profumo di una terra piena di contrasti, aspra e ospitale al tempo stesso.
Palermo e Agrigento fuori dalle stazioni e giù da un treno, lascio a Voi il piacere di scoprirle.
(lavoro prodotto durante un workshop)